La metamorfosi del Genius Loci.
L’ingresso nel nuovo millennio ha visto i centri storici delle città italiane subire una profonda trasformazione, non tanto nel rinnovamento del tessuto urbano o del patrimonio immobiliare, quanto nella fruizione degli spazi e, soprattutto, nello spirito e nel carattere dei luoghi.
Questi ultimi si sono progressivamente adattati ad accogliere i turisti, con la conseguente scomparsa di funzioni e attività che si svolgevano da secoli, in particolare quelle che non sono riuscite a adattarsi al cambiamento di utenza in atto.
Al loro posto sono sorti prevalentemente locali di accoglienza, ristorazione, intrattenimento o vendita di souvenir kitsch che spesso poco hanno a che fare con la secolare tradizione locale.
Tuttavia, il cambiamento non sempre si traduce in massificazione e standardizzazione delle performance che i luoghi devono offrire, neppure nelle merci esposte o nei servizi forniti.
Al contrario, l’originale carattere dei luoghi e dei suoi abitanti spinge le città a trovare una nuova e imprevedibile metamorfosi.
In questo scenario, la grande creatività spontanea degli abitanti di fronte al cambiamento diventa centrale nella nostra attenzione progettuale, in particolare quando si tratta di edifici turistico-ricettivi.
Solo dopo un’attenta lettura dei luoghi, nei suoi aspetti fisici e nel modo di vivere che caratterizza i suoi abitanti, possiamo determinare le nostre scelte progettuali.
Ogni singolo dettaglio, dall’arredo di una stanza alla nuova insegna o al nuovo prospetto, deve essere permeato dello spirito e del modo unico di appartenere a un determinato territorio.